E’ tempo di fioriture, i prati da sfalcio ondeggiano al vento, mettendo in evidenza le sfumature viola dei fiori di Salvia pratensis. Sulla strada di casa un sambuco si piega sotto l’abbondanza delle ombrelle fiorite e il profumo intenso mi riempie le narici. Ok, ho provato a resistere alla tentazione, ma è decisamente troppo. Approfitto di un’oretta di libertà e improvviso una ricetta con le due ciotoline di fiori saccheggiati.
A pranzo ci sarà il più temibile dei miei critici gastronomici: mio padre. Decido di andare sul sicuro: una bella frittura raramente lascia gli ospiti delusi!
Risultato? il giorno successivo me le ha fatte preparare ancora … promosse, direi!
Salvia pratensis
La salvia dei prati è commestibile in ogni sua parte. Dato che è parente della salvia officinale il suo profumo è appunto simile, ma assai più delicato. La parte più aromatica è rappresentata, a mio parere, dai suoi fiori viola, portati da una lunga spiga costellata di peli ghiandolari, che la rendono un po’ appiccicosa al tatto. Sono anche molto decorativi e si possono usare come guarnizione dei piatti.
Ricetta delle strisciole di fiori selvatici
L’ispirazione è nata dal gnocco fritto modenese, che tradizionalmente non contempla l’uso del lievito… ecco, io infatti non avevo proprio il tempo per far lievitare l’impasto. Ho tentato la parziale sostituzione della farina 00 alternativamente con farina integrale e con grano saraceno. Buone entrambe, ma quella con saraceno si gonfia meno in cottura (sono quelle in foto).
Ingredienti:
- 180 gr farina 00
- 70 gr farina integrale o di grano saraceno
- 125 ml di latte e acqua (metà e metà)
- 20-30 gr circa di burro fuso (se avete lo strutto, meglio!)
- 10 foglie di salvia secca sbriciolata
- Sale q.b.
- 2 ciotole di fiori (io ho usato 1 di salvia e 1 di sambuco)
- Olio per friggere
Preparazione:
In una ciotola o sulla spianatoia mescolate le due farine, il sale, il burro e il latte+acqua intiepidito al microonde. Trasferite l’impasto su di un piano infarinato e lavoratelo con le mani, aggiungendo i fiori.
All’impasto di salvia ho aggiunto una decina di foglie di salvia dell’orto secche e sbriciolate, per “spingere” un po’ il gusto. Impastate fino a quando sarà diventato liscio ed omogeneo, quindi date all’impasto una forma di palla e lasciatelo riposare sotto uno straccio umido per una mezz’ora almeno.
Stendetelo quindi con il mattarello su un piano infarinato, tagliatelo a rettangoli di circa 6 x 12 cm e friggeteli in abbondante olio caldo. Serviteli subito, accompagnati da salumi, formaggi e magari un bel melone fresco. Buon appetito!
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Questo articolo è tradotto anche in English.
Interessante e originale