Buon enrico e Farinello
Per i botanici sono Chenopodium bonus-henricus e Chenopodium album, ma molti li conoscono rispettivamente come Spinacio selvatico, Buon Enrico, Parùc, Paruch, Cugùl, Cugoi, Farinello buon-enrico e Farinello comune o Farinaccio. Il Buon Enrico è comune soltanto nelle zone di montagna, mentre il Farinello si trova ovunque ed è una delle più terribili erbe infestanti degli orti.
E’ appunto così che nasce questa ricetta: ho pulito l’orto e mi sono ritrovata con una bella manciata di farinello. Non contenta ho sfalciato il prato e ho inavvertitamente tagliato qualche pianta di Buon enrico…accidenti! Non intendo sprecarlo.
Dei due “spinaci selvatici” si usano generalmente solo le foglie, anche se è riportato l’utilizzo dei semi come sostituto del grano. Ulteriori dettagli li trovate nella sezione “schede delle specie”.
Gnocchi al cucchiaio: semplici ed economici!
Questi gnocchi li ho assaggiati a casa di Giovanni, diversi anni fa, e sono stata folgorata dalla semplicità della loro preparazione. Mi ha raccontato che si può considerare un piatto tradizionale, povero, che si faceva d’estate nelle baite di montagna, dove non c’era il frigo, e la sola verdura a disposizione era quella che riuscivi a trovare fuori dalla porta. Fantastico! Abbastanza per stimolare quel pizzico di curiosità romantica di ogni cittadino… Oggi li ho arricchiti con una spolverata “primaverile” di fiori di Sambuco ed ecco pronto il mio pranzo!
Ricetta dei Gnocchi di Buon Enrico con fiori di Sambuco
Ingredienti:
- 100 gr Buon enrico e Farinello
- 40 gr Pane raffermo grattugiato
- 60 gr Farina 00
- 1 Uovo
- Noce moscata
- Parmigiano
- Sale q.b.
Per guarnire:
- 2 Fiori di sambuco
- Burro fuso od olio extravergine di oliva
Preparazione:
Rosolate gli spinaci selvatici in padella con mezzo bicchiere di acqua e un pizzico di sale, scolateli e strizzateli.
Nel robot da cucina mescolate tutti gli ingredienti tranne il sambuco e il burro fuso, che serviranno solo per la guarnizione. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo, abbastanza fermo. Lasciatelo riposare una decina di minuti. Nel frattempo portate a bollore una pentola d’acqua salata.
Formate gli gnocchi uno alla volta, aiutandovi con due cucchiaini, e tuffateli subito nell’acqua bollente. Il segreto è la velocità! Io faccio così: bagno il cucchiaino nell’acqua bollente, raccolgo una parte di composto e, con l’altro cucchiaino, lo spingo nell’acqua bollente.
Quando gli gnocchi affiorano in superficie, lasciateli cuocere ancora un paio di minuti e poi scolateli. Conditeli con burro fuso (oppure olio extravergine di oliva, a seconda dei gusti) e guarniteli con una manciata di fiori di sambuco e una spolverata di parmigiano.
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Questo articolo è tradotto anche in English.